Lo 0 ( zero ) il Matto - Esoterismo, la via della filosofia ermetica, Magia, 666, 999, 666999, 666999.1, parlo senza invidia, Illuminati, Iniziati

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Lo 0 ( zero ) il Matto



Lo  0 ( zero ) Il Matto


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Un'interpretazione
(tratto da: I Tarocchi - Specchio della Vita - Prembodhi Mario Montano - Lyra Libri)


Si possono rintracciare molti livelli di significato nel Matto. Nella nostra storia è contrassegnato dal numero zero. E' Dio, diciamo, che si accinge a giocare a nascondino con se stesso; Dio che va al cinema per svagarsi un pò. Ma proprio come non c'è gusto a guardare un film senza identificarsi con i personaggi, e non si può giocare a nascondino se nessuno si nasconde, neanche Dio si divertirebbe, se non si dimenticasse chi è. Così decide di scordarsi di se stesso, e si avvia gioiosamente verso l'abisso, la creazione, la caduta. Mette il piede nel vuoto, precipita dall'alto, e da così inizio alla nostra storia.
Eppure, le vette innevate e la pura luce bianca del sole esercitano un tale fascino che non si stancherà mai di ricercarle, consciamente o inconsciamente, per tutto il resto del suo viaggio.
Il Matto si avventura gioiosamente verso l'ignoto, pieno di fiducia. Il suo abito è elegante e leggero come quello di un danzatore. Il fagotto che porta sulla schiena è altrettanto leggero, anche se lì dentro c'è tutto ciò che possiede. Nel suo aspetto c'è un'aria di felicità e di sicurezza assoluta.
E' forse il bianco il colore più importante, in questa carta; sono bianchi il sole, i picchi innevati, la rosa, simbolo di purezza e innocenza, e anche il cane, che abbaia per salutarlo o per dirgli addio.
(o per fare lo viaggio con lui?, è un "animale")
Il Matto è lo spettatore, il sognatore, il testimone dell'intero film della vita. Come tale è nascosto dietro ogni carta: l'intero gioco ha Dio per protagonista. Il Matto è il solo Arcano Maggiore che fa ancora parte delle nostre moderne carte da gioco.
Non è un caso che il suo nome in inglese significhi il "burlone" (joker, jolly), e che possa prendere il posto di qualsiasi altra carta. E' l'inizio, il mezzo del cammino, e la fine. E' tre cose contemporaneamente.
1) E' lo sciocco nel senso più comune del termine, e in quanto tale rappresenta il normale stato di consapevolezza dell'umanità. Potrebbe morire da un momento all'altro, e non se ne rende conto. Non ha idea di dove vada, di dove i suoi passi lo stiano potando, davvero di come sia fatta la vita.
2) E' l'iniziato, il discepolo, che come lo sciocco non sa dove va, ma è pronto a rischiare la vita per seguire la sua vocazione, la sua passione.
3) E' l'illuminato che appare pazzo agli occhi del modo, perché vive nel 'qui e ora' in completa libertà. Unito al tutto, non ha un'identità individuale, ed è per questo che il suo numero è lo zero. E' l'ultimo passo, l'ultimo salto verso l'alto, e per questa ragione la tradizione che si ispira a Eliphas Lèvi lo mette tra il Giudizio, la carta del risveglio spirituale, e il Mondo, la carta dell'illuminazione finale. Non ha passato né futuro. Siccome non insegue nessuna meta, è completamente libero di giocare. Per lui non c'è più arrivo ne partenza.
(Buon viaggio e buon ritorno)



Oppure, un'altra interpretazione.


Tratto dalle annotazioni del libro L'Iniziato di Mark Hedsel, Mondadori:

pag. 354 - 14 Il nome della dea egizia Maat significa «diritta» ed è associato con l'idea della «retta via», quella della legge e dell'ordine. Maat è la dea degli inferi, dove insieme a Osiride giudica i morti. Su un piatto della bilancia pone una piuma, sull'altro l'anima del defunto: la piuma viene anch'essa chiamata Maat. E dunque Maat, così strettamente imparentata con il francese mat e l'italiano matto, è dritta come il bastone nella mano del Matto e richiama anche la bilancia; infatti il Matto tiene in equilibrio sulla spalla il bastone al quale è legato il fagotto che contiene i suoi peccati karmici: speriamo che sia leggero quanto una piuma, altrimenti giù negli inferi non supererà l'esame di Maat.




S A T O R
A R E P O
T E N E T
O P E R A
R O T A S




Se ti capita di passare nei pressi di Latina puoi visitare l'Abbazia di Valvisciolo vicino a Sermoneta, il quadrato magico nel chiostro lo potrai vedere in forma circolare.







“Non abbiate mai paura dell'ombra. E' li a significare che vicino, da qualche parte, c'è la luce che illumina.”
Ruth E. Renkel

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